Le condizioni di salute dell’attore Bruce Willis sono purtroppo peggiorate. A comunicarlo ufficialmente la stessa famiglia del divo hollywoodiano, con un lungo post sui social.
L’anno scorso era stato reso noto che Bruce Willis soffrisse di afasia, un disturbo del linguaggio. Oggi la famiglia ha ricevuto una diagnosi più precisa e aggiornata: l’attore è affetto da demenza frontetemporale. Si tratta di una malattia che colpisce le cellule nervose, provocando danni e impedendo al cervello di svolgere le sue normali funzioni.
La famiglia comunica che Willis deve affrontare una serie di conseguenze, non solo i problemi nella comunicazione.
Le condizioni di salute dell’attore Bruce Willis sono purtroppo peggiorate. A comunicarlo ufficialmente la stessa famiglia del divo hollywoodiano, con un lungo post sui social.
L’anno scorso era stato reso noto che Bruce Willis soffrisse di afasia, un disturbo del linguaggio. Oggi la famiglia ha ricevuto una diagnosi più precisa e aggiornata: l’attore è affetto da demenza frontetemporale. Si tratta di una malattia degenerativa che colpisce le cellule nervose, provocando danni e impedendo al cervello di svolgere le sue normali funzioni.
La famiglia comunica che Willis deve affrontare una serie di conseguenze, non solo i problemi nella comunicazione. Tale patologia, infatti, col tempo può rendere difficoltosi il linguaggio e il movimento corporeo ma provocare anche disturbi della personalità e del comportamento.
La famiglia scrive: "Volevamo intanto partire dall'esprimere la nostra profonda gratitudine per l'incredibile dimostrazione d'amore, sostegno e di storie meravigliose che abbiamo ricevuto da quando vi abbiamo detto della diagnosi di Bruce. Con lo stesso spirito volevamo darvi gli aggiornamenti riguardo al nostro amato marito, padre e amico, visto che adesso abbiamo una maggiore comprensione di quello che sta sperimentando".
A parlare a nome della famiglia è Emma Heming, moglie dell'attore: "Da quando è stata diagnostica l'afasia nella primavera del 2000 le condizioni di Bruce sono cambiate e ora abbiamo una diagnosi più precisa: demenza frontetemporale".