"Thinking Out Loud": Ed Sheeran a processo per plagio a Manhattan

Il cantante britannico Ed Sheeran è in questi giorni sotto processo a Manhattan con l'accusa di aver intenzionalmente violato il copyright. Nello specifico, l'accusa è che l'artista, 32 anni e con un patrimonio stimato in 200 milioni di dollari, abbia copiato la canzone di Marin Gaye, "Let's get it on" del 1973. La pop star ha respinto le accuse, spiegando anche il processo creativo che lo ha portato a comporre "Thinking Out Loud", la canzone che secondo l'accusa è risultata dal plagio, e che ancora oggi rappresenta uno dei maggiori successi di Ed Sheeran. Lo stesso autore avrebbe portato una chitarra nell'aula di tribunale, cercando di spiegare il proprio processo creativo. Questo processo dovrebbe durare circa una settimana. Se verrà ritenuto colpevole di plagio, la seconda fase sarà il conteggio dei danni.

Il cantante britannico 32enne Ed Sheeran è stato accusato di plagio, e sta affrontando un processo in questi giorni a New York. La pop star è accusato di aver plagiato parte del brano "Thinking Out Loud", che sarebbe stato preso da Marin Gaye,e nello specifico dal brano "Let's get it on".

Il cantante però, nel corso dell'udienza, avrebbe negato tutte le accuse, parlando del suo processo creativo e del modo col quale è arrivato a comporre questa specifica canzone, aiutato da Amy Wadge. Ed Sheeran si sarebbe spinto fino a intonare qualche accordo del brano in tribunale, accompagnando il tutto con la battuta "non sono il chitarrista più talentoso del mondo".

Sheeran ha raccontato che nel corso di una sessione di brainstorming per la creazione della canzone lui abbia detto: "Sto cantando adesso” ("I'm singing out now"), diventata poi il titolo della canzone con un cambio di parole: "Thinking out loud". Il musicista ha anche detto che la canzone è stata ispirata dall'amore reciproco che univa i suoi nonni e dalla recente morte di suo nonno.

Ed Sheeran è stato accusato di plagio dagli eredi del coautore della canzone "Let's set it on" di Marvin Gaye, Ed Townsend. L'avvocato che difende i loro interessi si chiama Ben Crump, che ha già sostenuto di avere "accuse e prove schiaccianti" nei confronti della pop star britannica.

Stando a quanto scritto dai giornali statunitensi, il processo dovrebbe avere la durata di una settimana. La giuria non terrà in considerazione le parole di "Let's Get It On", ma dovrà tener conto degli elementi di base della melodia e del ritmo del brano e decidere se la sovrapposizione tra la combinazione di progressione di accordi e ritmo armonico delle canzoni è simile al punto da essere considerati un plagio. 

Una deposizione degli avvocati della difesa, riportata a mezzo stampa, sostiene che "le due canzoni condividono versioni di una progressione di accordi simile e non protetta che era liberamente disponibile per tutti i cantautori”. Parafrasando, significa che gli accordi di chitarra sono liberi, e non sono protetti da alcuna legge. Inoltre, per chiunque si intenda o si diletti di musica, è abbastanza ovvio che sia possibile entrare in due brani scritti nella stessa chiave. Lo stesso Ed Sheeran ha dichiarato: "È facile uscire e entrare dai brani se sono nella stessa chiave. Puoi passare da "Let It Be" dei Beatles a "No Woman, No Cry" di Bob Marley".

Il cantante britannico non è nuovo ad accuse di plagio. Infatti, appena un anno fa, Sheeran ha vinto una lotta sul copyright nel Regno Unito per il suo successo del 2017 di “Shape of You", e proprio questo ha criticato quella che ha descritto come una "cultura" di cause legali infondate intese a spremere denaro da artisti desiderosi di evitare le spese di un processo.